Le aziende sono organizzazioni che cambiano nel tempo.
La crescita di un’azienda è un fenomeno simile all’espansione dell’universo.
Quando il numero di persone cresce tipicamente si cerca di contrastare l’entropia creando nuove funzioni, livelli e ruoli aziendali che vanno ad accrescere la struttura gerarchica aziendale a forma piramidale.
La realtà e che non siamo affatto certi che l’espansione dell’universo sia continua. Allo stesso modo non possiamo dare per scontato che l’azienda cresca in modo indefinito.
Negli ultimi decenni abbiamo sperimentato un’altissima variabilità sui mercati e ci siamo dovuti ricordare che la crescita non è una costante.
Un’azienda allora per essere longeva dovrebbe assumere una struttura plastica, malleabile al bisogno e con bassa inerzia al cambiamento.
Prendere coscienza di questa necessità spesso innesca transizioni verso strutture organizzative più moderne e a sviluppo orizzontale.
Se strutturare un’azienda in fase di espansione può essere relativamente facile, gestire una fase di contrazione ed appiattire la gerarchia è impresa ardua.
I livelli, i ruoli e le funzioni creati nel tempo debbono essere revisionati in modo profondo e spesso doloroso.
Per le persone coinvolte in queste transizioni è come trovarsi nel compattatore dei rifiuti di Star Wars: è naturale opporsi in tutti i modi, cercando di sabotare la stessa sala comandi.
Per questo un processo del genere deve necessariamente partire dall’alto, ma oltre all’autorità serve autorevolezza.
La prima cosa da fare infatti è allineare tutti i livelli sui principi ed i valori nuovi.
Ciò può risultare estremamente difficile se negli anni precedenti i comportamenti e la linea di condotta hanno smentito nei fatti i principi ed i valori che si cerca di radicare: quello che serve è una buona dose di credibilità, ma ci vuole tempo.
Per questo motivo è più semplice creare da zero un’azienda che aderisca a certi principi e valori piuttosto che riconvertirne una esistente.